Biosistemica è il nome di un approccio terapeutico integrato a mediazione corporea che riassume in se le sue dirette ascendenze: la componente biologica e quella sistemica. Il disagio psicocorporeo è affrontato a partire dalla unità mente- corpo. Tale unità si rispecchia nell'emozione, intesa come evento psicosomatico in cui le sensazioni corporee si incontrano con i pensieri.
Il suo approccio terapeutico è influenzato dalla neurofisiologia delle emozioni, dalla psichiatria fenomenologica e dal modello embriologico.
Da una parte i modelli neurofisiologici di H. Laborit, E. Gellhorn e G.Edelman e il modello embriologico di Boadella e Liss, rappresentano la sua base biologica, e dall'altro le riflessioni di von Bertalanffy, Bateson e Morin costituiscono lo sfondo sistemico.
All'interno di quest’articolazione si situa l'intervento terapeutico che, riprendendo temi e modi della psichiatria fenomenologica (R. Laing, D. Cooper) e della prospettiva intersoggettiva in psicoanalisi (R. Stolorow), affronta la problematicità del rapporto mente-corpo in tutta la sua complessità.
La sua originalità sta nella possibilità di intervenire non solo sui processi individuali ma in contesti di coppia e di gruppo con un modello psicocorporeo che permette di connettere gli elementi verbali allo scenario globale fatto di movimenti, posture e vissuti corporei.
"L'emozione è come un fiume: se è secco siamo nel deserto, se è sovrabbondante, anneghiamo"
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